Abstract: Nell'Inghilterra di Carlo III, a cavallo tra Sette e Ottocento, i diritti della minoranza ebraica non sono ancora riconosciuti, e il ghetto è un mondo a sé, con sue norme e consuetudini rigidamente stabilite. In questo ambiente, anche la figura dello schnorrer, del mendicante o del vagabondo, è inquadrata nelle norme, e ha i suoi diritti e i suoi doveri. Tra i primi, quello di poter usufruire dell'assistenza dei ricchi della comunità. Tra gli schnorrer, il sefardita (ebreo di origine iberica) Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa è indubbiamente il re degli schnorrer e merita ampiamente il suo titolo per la suprema e travolgente maestria nell'arte di schnorrare. Egli riesce spavaldamente a scroccare ai ricchi con la sua sovrana arroganza, la sua arte della citazione biblica e talmudica, la sua spudorata abilità parolaia. Seguito da una spalla che va istruendo, come Don Chisciotte da Sancio, Ollio da Stanlio, o Totò da Peppino, egli passa da impresa a impresa sconvolgendo il rigido universo del ghetto.
Titolo e contributi: Il re degli schnorrer / Israel Zangwill ; con un saggio di Eugenio Levi
3. ed.
Pubblicazione: [Milano] : Feltrinelli economica, 1983
Descrizione fisica: 153 p. ; 18 cm
Serie: Universale economica ; 856
ISBN: 88-07-80856-0
Data:1983
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Lonigo - ITAS 'Trentin' - Sede Centrale | Bibl. Centrale 823.8-ZAN | 217AGR0-1369 | Su scaffale | Disponibile |
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